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Archivio per Turismo

Trasferta a TodiCastle in Umbria

Sono stata in trasferta a TodiCastle, vicino Todi, in Umbria.

tutte le foto TodiCastle

Venerdì e sabato sono stata ospitata insieme al mio collega Niguli da Mario Santoro, il propietario di Todi Castle, nel suo maniero in Umbria, vicino Todi.

TodiCastle è davvero bellissimo: la fortezza è datata 1.100 d.C. ed ha un aspetto massicchio ed imponente, ma la proprietà comprende anche 3 ville (Campo Rinaldo, Villa Cipresso e Villa Pianesante) e un ristorante-barbecue, l’Umbria Grill.

Quando siamo arrivati al castello, dopo aver percorso una strada sterrata al limite del free style, era circa l’una e Mario ci ha indicato un ristorante in cui andare a mangiare: “è l’unico della zona, si chiama Semiramide“. Da Semiramide (loc. Melezzole, 0744 951008) ho mangiato una specie di frittata senza uovo (solo farina e acqua) con cicoria davvero squisita, bella amarognola e la minestra con la pasta all’uovo. Nicola invece ha mangiato crostini col guanciale e pasta al tartufo 😀

Al nostro ritorno abbiamo aspettato gli altri partecipanti all’incontro ed abbiamo visitato tutti insieme la proprietà Santoro: castello, ville e grill. Vicino al ristorante abbiamo fatto la scoperta che mi ha colpita di più: abbiamo visto 3 cerbiatti allo stato brado e non erano neppure troppo spaventati! Durante la visita alle ville, invece, abbiamo incontrato alcuni americani intenti a spassarsela: sdraiati al solicchio, si godevano l’ultimo tepore estivo, sorseggiando vino rosso e rimirando le belle colline arrotondate tipiche dell’Umbria 8)

Prima di cena ci siamo occupati degli “affari” per poi rilassarci davanti a un piatto di ravioli ricotta e spinaci conditi con del pomodoro freschissimo, verdure e carne grigliate. Quattro chiacchere in compagnia e via a nanna nelle centenarie stanze di TodiCastle, sotto una calda coperta che ha causato alcuni divertenti siparietti con gli altri colleghi 😛

L’indomani, sveglia, doccia e colazione, ultimo punto della situazione con Mario, gentilissimo e super propositivo, saluti e via! Prima di tornare a casa Nicola ed io abbiamo fatto visita al borgo medievale di Todi, pranzo alla Trattoria Italia in via del Monte, passeggiatina digerente e… di nuovo in cammino, costeggiando il lago di Corbara, entusiasti dell’ospitalità di TodiCastle e delle idee condivise con gli altri, pronti per metterle in pratica 🙂

Nuovi voli da Pisa per Londra

Voli giornalieri da Pisa a Londra Heathrow con British Airways.

Come già avviene per i grandi scali di Milano, Roma e Venezia, a partire dal 25 ottobre la compagnia di bandiera britannica British Airways permetterà 2 collegamenti diretti e giornalieri dell’aeroporto di Pisa con il Terminal 5 di Londra Heathrow e viceversa 😀

Durante l’inverno le due tratte giornaliere Pisa – Londra Gatwick e Londra Gatwick – Pisa  verranno messe in pausa, ma saranno reitrodotte a partire dal 28 marzo 2010.

Le tariffe British Airways per la stagione invernale partiranno da 75 € sola andata, tasse e supplementi inclusi.

I voli da London Heathrow per Pisa avranno i seguenti orari:

  • 09:55 – 13:05,
  • 13:50 – 15:00.

I voli da Pisa per London Heathrow avranno i seguenti orari:

  • 16:45 – 19:55,
  • 20:45 – 21:55.

Londra, come tante altre capitali europee, ahimè mi manca, ma trascorso l’autunno di fuoco che mi si prospetta sul piano formativo e professionale… ci farò un bel pensierino! 8)

Gita in jeep al Parco Nazionale dell’Asinara

L’escursione in fuoristrada al Parco Nazionale dell’Asinara è una bellissima esperienza naturalistica, ma prima di arrivarci…

L’anno scorso, durante le vacanze a Castelsardo in Sardegna, ero venuta a conoscenza delle gite all’Asinara, ma non avendo prenotato con anticipo, non trovai posto. Quest’anno mi son data da fare un paio di settimane prima di andare in vacanza…

Ho fatto un po’ di ricerca e sono capitata sul Sito Ufficiale del Parco Nazionale dell’Asinara. Lì ho letto un po’ di info generali sull’isola, ho mandato qualche mail e mi sono orientata sulle varie tipologie di gita: quella che più era congeniale ai desideri miei e di Oscar era l’escursione in jeep, che permette di percorrere terreni sterrati che il trenino o il bus non possono affrontare e dà comunque la possibilità di fare snorkeling in una fantastica caletta dell’isola, Cala Sabina, più nascosta ed incontaminata delle altre raggiunte da treno/autobus 8)

Costo dell’escursione in fuoristrada all’Asinara: 52€ a testa, trasferimenti in barca da e per Stintino compresi, pranzo al sacco.

Sul sito del parco c’è l’elenco completo degli operatori che svolgono i vari tipi di visita dell’isola, ma essendoci solo il numero di cellulare e non una mail o il sito web non ho (ahimè) googlato i nomi degli operatori, ma ho cercato “escursioni Parco Nazionale dell’Asinara” ed ho così trovato la griglia dei servizi dell’agenzia la Nassa di Stintino.

Un consiglio: prenotate la gita in fuoristrada direttamente presso gli operatori Scoprisardegna e Asinara4x4, bypassando la Nassa. Se volete sapere il perchè continuate a leggere…

Dal momento che ad andare in gita eravamo 5 (ma sapevo che saremmo aumentati) e che i fuoristrada contengono 8 persone, ho pensato che nonostante le 5€ in più a testa per i diritti d’agenzia, questa potesse aiutarci a gestire la prenotazione della giornata, trovando le altre 3 persone che mancavano per riempire il mezzo. Purtroppo dal 4 fino al 13 di agosto (3 giorni prima della partenza), la nostra gita è stata in forse 😐

Praticamente la Nassa non fa altro che telefonare agli operatori (= le guide/autisti della jeep) e chiedere loro se hanno posto: in questo modo, compongono i fuoristrada. Se 2 persone si trovano sole su una jeep si vedono prima confermata la gita (telefonicamente) e, successivamente, non avendo trovato altri passeggeri, a pochi giorni dal giro dellAsinara se lo vedono cancellato (sempre telefonicamente).

Ma andiamo per gradi:

in principio eravamo 5, io, Oscar, Valentina, Gianni e la “cognata”; già qui ci sono volute 5 o 6 telefonate perchè Valentina non mi aveva comunicato l’età della della “cognata” e per stabilire il prezzo era necessario saperlo, ma qui non è colpa di nessuno;

– poi si sono aggiunte 3 persone, la famiglia di Oscar, altre 2 telefonate;

– poi si sono aggiunte altre 2 persone Alice, cugina di Oscar, e la sua amica, altre 2 telefonate.

Fin qui tutto bene, la Nassa ci aveva confermato 10 posti, una jeep piena e 2 persone in un altro mezzo, che tanto sarebbero riusciti a riempire, vista la forte richiesta di gite.

– Il 12 agosto, mentre ero in gita a Capo Caccia, Valentina mi chiama chiedendo il numero della Nassa, poichè il “cognato” voleva aggiungersi.

Inviatole il numero, non controllo più il cellulare, la sera noto che si era scaricata la batteria, lo metto in carica e ricevo due messaggi, di Valentina e della Nassa, in cui mi comunicano che la gita era stata cancellata poichè quelli dell’agenzia Nassa non erano riusciti a raggiungermi telefonicamente 😯

Panico. Vado su tutte le furie e cerco di capire come mai: telefono a Valentina la quale mi dice che il secondo mezzo non era più disponibile (non si sa perchè…), che volevano spostarci al 15 d’agosto (data in cui noi tutti avevamo preso altri impegni…) e che la tipa dell’agenzia aveva pensato che, poichè 3 persone non sarebbero potute venire, tutto il gruppo non sarebbe andato in gita. Decido così di recarmi di persona alla Nassa (in via Tonnara a Stintino) la mattina seguente.

L’operatrice della Nassa mi spiega gentilmente quanto riportato la sera prima da Valentina, ma non mi dice come mai il secondo fuoristrada non era più disponibile, nè perchè me l’avevano comunicato solo quando Valentina aveva chiamato per aggiungere un posto (notare bene, mica per toglierlo! quindi tutti soldi che loro avrebbero guadagnato, ovvero 5€ in più a persona).

Confermo all’agenzia che gli ultimi che si erano aggiunti (“cognato”, Alice e sua amica) rinunceranno alla gita, ma che il gruppo iniziale di 8 persone non se la vuole perdere. Telefono a Valentina per comunicare la conferma della gita e ad Alice per darle la funerea notizia.

Vado in spiaggia, alle Saline di Stintino, e verso l’ora di pranzo ecco che mi richiama Nassa per l’ennesima volta.

la “cognata” vuole assolutamente il fidanzato in gita, ma sulla nostra jeep non c’è più posto e il secondo mezzo è sparito nel nulla.

L’operatrice dell’agenzia è stizzita, per il continuo confermare e disdire con la guida/autista del mezzo, io me la prendo col mondo: non solo un sistema di prenotazione vecchio come il cucco ce l’ha con me, ma anche una perfetta sconosciuta (la “cognata”) prima si aggiunge alla gita (dovevamo essere solo io, Oscar, Valentina e Gianni) e poi mi mette i bastoni fra le ruote 👿

Dico all’operatrice che se la veda con Valentina, che alla fine ha dovuto rinunciare con Gianni e i “cognati” al fuoristrata optando per il trenino, in cui ci sono molti più posti, e mi faccio praticamente giurare che se anche noi siamo rimasti in 5 (Alice nel frattempo si è trovata un’altra escursione da fare con la sua amica) il giro dell’Asinasa s’ha da fare!!!

Rimango sul “chi va là!?” fino al 16 mattina, quando, non avendo più ricevuto telefonate, alle 8e30 😕 ci presentiamo in agenzia per ritirare il biglietto, pagare (52€ + 5€ a testa per il servizio d’agenzia) e, se Dio vuole, partire.

E invece rimaniamo impalati nell’ufficio dell’agenzia per mezz’ora perchè il capitano non sa se far uscire la barca dal porto per via delle condizioni del vento: la sera prima ce n’era stato parecchio, ma la mattina il mare era una tavola, e anche qui, boh? 😡

Alla fine riusciamo a partire e la visita al’Asinara è stupenda, ma… che stress! Riconosco che abbiamo chiamato molte volte, ma questo è proprio il lavoro che deve fare la Nassa e per il quale si fa pagare! Inoltre noi abbiamo sempre portato gente, mentre, alla fine dei conti, 2 persone hanno dovuto rinunciare all’escursione e 4 persone hanno dovuto cambiare mezzo per poter partecipare.

Mi dispisace ma, MAI PIU’ CON LA NASSA! Se dovesse ricapitare di tornare sull’isola dell’Asinara mi rivolgerò direttamente agli operatori 😛

A questo punto, il 12 agosto, mentre ero in gita a Capo Caccia, Valentina mi chiama chiedendo il numero della Nassa, poichè il “cognato” voleva aggiungersi.Inviatole il numero, non controllo più il cellulare e la sera noto che si era scaricata la batteria, lo metto in carica e mi arrivano due messaggi, di Valentina e della Nassa, in cui mi comunicano che la gita era stata cancellata poichè quelli dell’agenzia Nassa non erano riusciti a raggiungermi telefonicamente.Panico. Vado su tutte le furie e cerco di capire come mai: Valentina mi dice che il secondo mezzo non era disponibile (non si sa perchè…), che volevano spostarci al 15 d’agosto (da in cui noi tutti avevamo preso altri impegni) e che, poichè 3 persone non sarebbero potute venire, tutto il gruppo non sarebbe dovuto andare in gita. Decido così di recarmi alla Nassa in via Tonnara a Stintino la mattina seguente.L’operatrice della Nassa mi spiega quanto riportato la sera prima da Valentina, ma non mi dice come mai il secondo fuoristrada non era più disponibile, nè perchè ce l’avevano comunicato solo quando Valentina aveva chiamato per aggiungere un posto (notare bene, mica per toglierlo! quindi tutti soldi che loro avrebbero guadagnato, ovvero 5€ in più a persona).Confermo all’agenzia che gli ultimi che sierano aggiunti (cognato, Alice e sua amica) rinunceranno alla gita, ma che il gruppo iniziale di 8 persone non se la vuole perdere. Telefonata a Valentina per comunicarela conferma della gita e ad Alice per dare la funerea notizia.Vado in spiaggia, alle Saline di Stintino e verso l’ora di pranzo ecco che mi chiama Nassa. La “cognata” vuole assolutamente il fidanzato in gita, ma sulla nostra jeep non c’è più posto e il secondo mezzo è sparito nel nulla. L’operatrice dell’agenzia è stizzita, per il continuo confermare e disdire con la guida/autista del mezzo, io ce l’ho col mondo: non solo un sistema di prenotazione vecchio come il cucco ce l’ha con me, ma anche una perfetta sconosciuta (la “cognata”) prima si aggiunge alla gita (dovevamo essere solo io, Oscar, Valentina e Gianni) e poi mi mette i bastoni fra le ruote.Dico all’operatrice che se la veda con Valentina, che alla fine ha rinunicato al fuoristrata optando per il trenino, in cui ci sono molti più posti, ma mi faccio praticamente giurare che se anche noi siamo rimasti in 5 (Alice si è trovata un’altra escursione da fare con la sua amica) il giro dell’Asinasa s’ha da fare.Rimango stressata fino al 16 mattina, quando, non avendo più ricevuto telefonate, alle 8e30 😕 ci presentiamo in agenzia per ritirare il biglietto, pagare, dirigerci al porto di Stintino e partire con la nostra bella giornata.