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Leonardo Bellini e il Social Media Planning

Il Social Media Planning al master con Leonardo Bellini.

Leonardo Bellini è attivo su internet dal 1997, ha pubblicato il libro “Fare business con il web” ed è autore del blog Digital Marketing Lab.

Tecnologie social: 4 tipologie:

  • blog, piattaforme UGC e podcast,
  • social network, wiki,
  • forum, sistemi di votazione e classificazione
  • tag, feed rss, widget

1) blog, piattaforme UGC e podcast:

auto-espressione: facile da fare

Rischi e minacce: le persone pubblicano contenuti non autorizzati o dicerie non certe, i blogger possono mescolare fatti con opinioni (conflitti d’interesse).

Come difendersi: mettersi all’ascolto, cercare commenti, utilizzare sistemi di monitoraggio, inserire commenti su quei blog e creare un proprio canale.

2) social network:

Rischi e minacce: sottraggono tempo ad altre attività, il 22& dei teen agers si collega 1 volta al giorno.

Come difendersi: molte aziende hanno creato profili sui SN.

3) wiki e open source:

Rischi e minacce: su wikipedia di Nike sono presenti i suoi scandali.

Come difendersi: molte aziende hanno creato una voce su wikipedia.

4) recensioni e voti:

Rischi e minacce: recensioni negative.

Come difendersi: portare i fan della nostra marca a scrivere recensioni positive e intervenire in prima persona come azienda.

5) tag e folksonomy (classificazione dal basso):

Rischi e minacce: non c’è controllo.

Come difendersi: monitoraggio sentiment.

6) feed e widget:

utilissimi per diffondere e distribuire contenuti

Rischi e minacce: non c’è ne sono.

Come difendersi: .

Valutare le nuove tecnologie:

  • consente alle persone di relazionarsi in base alle nuove modalità?
  • è facile da iniziare ad usare?
  • trasferisce il potere delle istituzioni alla gente?
  • la community genera una quantità sufficiente di contenuti da reggersi sulle proprie gambe?
  • è una piattaforma aperta che invita a creare partnership?

I social technographics (Groundswell): Per cosa sono pronti i vostri clienti?

  • le persone sono portate a fare attività diverse all’interno dei social media,
  • il profilo social technographics mette in evidenza una scala di comportamenti riscontrabili da parte delgi utenti, in base a come questi si interfacciano con le diverse tecnologie,
  • ciò permette di creare cluster di persone basate sul loro comportamento/attitudine.

Perchè le persone partecipano all’onda anomala?

  • relazionarsi con gli altri,
  • tenersi in contatto con gli amici (faceboook)
  • fare nuove amicizie
  • cedere alla pressione sociale esercitata dagli amici (su FB ci sono tutti, mi iscrivo anche io)
  • fare un in vestimento per il futuro (con le proprie reviews)
  • impulso altruistico (e voyeristico 😛 )
  • impulso creativo (foto, video)
  • desiderio di affinità a un gruppo

5 obiettivi per le aziende:

  • ascoltare (monitoraggio conversazioni),
  • parlare (non solo comunicare, ma partecipare alle conversazioni),
  • mobilitare (recensioni, voti, buzz degli evangelist),
  • supportare (far sì che i clienti si aiutino a vicenda),
  • accogliere.

NON partire dalla tecnologia, ma chiedersi “come sarà cambiato il rapporto coi nostri clienti da qui a 3 anni? saremo in grado di gestirlo? consentiremo di scrivere recensioni? permetteremo che appaiano commenti negativi? come reagiranno i partner? e i dipendenti? come utilizzeremo le informazioni raccolte?”

Definire un piano che parta in piccolo, riflettere sulle conseguenze, affidare il progetto ad una figura importante, scegliere con accuratezza il partner tecnologico.

Il vostro brand è quello che dicono i vostri clienti!

Focus Twitter:

  • scelta dello username (strettamente connesso, facile da ricordare)
  • non cercare subito amici e fatti followare dopo quando hai un po’ di contenuto
  • creare un profilo invitante
  • definire ed ottimizzare il profilo (foto, bio, link; usare il background per dare informazioni-altri link-)
  • inizia a twittare senza per forza rispondere alla domanda “cosa stai facendo?”
  • non aggiungere tutti solo per farsi aggiungere indietro (sarebbe spammoso)
  • obiettivo: avere followers fortemente interessati (dipende tutto dai contenuti)
  • iniziare a seguire i più interessati (tramite il finder)
  • per farti seguire dai più esperti devi dire cose da esperti e dimostrarti esperto tu stesso
  • unisciti alla conversazione, fai domande
  • inserire un badge nel blog
  • ripaga i followers, incentivi a chi ti segue (ebook, buoni sconto, trial software, whitepaper)
  • mobilitare il network
  • integra con Facebook, FriendFeed, TwitterFeed…
  • lancia concorso, inserisci twitter nella firma email
  • friendtofollow.com, twitoria, wefollow, twellow, just tweet it, twittercounter, twittalyzer, search.twitter.com, tweetbeep, monitter

4 commenti»

[…] Leonardo Bellini e il Social Media Planning « http://www.comunicatestesso.com comunicati.wordpress.com/2009/10/16/leonardo-bellini-e-il-social-media-planning – view page – cached Ottobre 16, 2009 a 2:47 pm · Archiviato in Comunicazione, Master Social Media, Università, Web and contrassegnato da tag: Leonardo Bellini, Media Planning, Social Media Marketing — From the page […]

  leonardobellini wrote @

Ciao Michela, sei riuscita a fare un live blog grandioso. Complimenti.

  comùnicaTI wrote @

grazie leonardo e piacere di averti conosciuto! 🙂

  Il master è finito « www.comunicatestesso.com wrote @

[…] molte conoscenze: al Rimini Web Marketing Event ho rivisto con piacere Massara, Ziero, Serravezza e Bellini. Inoltre, da alcune lezioni ho appreso davvero tanto, come quella sull’e-mail marketing con […]


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